venerdì 24 ottobre 2014

Iran

La mia esperienza in Iran è terminata lo scorso 18 ottobre, ma cosa mi ha lasciato questa esperienza di 13 giorni in Iran?
Prima della mia partenza per questo viaggio nel mondo, quando nominavo Iran come una delle mie mete, la maggior parte delle persone drizzavano le orecchie e mi dicevano:” cosa, in Iran vai? Ci sono i terroristi, ci sono gli estremisti, hanno la bomba atomica, stai attento!” Io pensavo che basta ascoltare il telegiornale per sentire parlare i terroristi occidentali perché non si parla altro che di disgrazie per infondere paura e mantenere un certo tipo di controllo, pensavo che le bombe atomiche hanno invaso tutto l’occidente, che le abbiamo fianco casa, e che potrebbero scoppiare da un momento all’altro. Non ho mai dato retta a queste considerazioni che sono il frutto di una manipolazione dei media principali che fanno una serie di associazioni di immagini e parole ben congeniate che danno l’idea che tutta l’area del medio oriente sia coinvolta in guerra e terrorismo. Le informazioni che avevo preso nei forum dei viaggiatori sono le uniche a cui do credito quando mi sposto in terre che non conosco, parlavano chiaro: nessun problema in Iran. Ma non solo non ho avuto nessun problema, ho trovato persone di una solidarietà tale nell’aiutarmi a trovare ciò di cui avevo bisogno per viaggiare, mangiare e dormire che mi ha lasciato sorpreso. Queste persone da ovest a est non hanno esitato a sfarsi in 4 per trovare l’informazione usando anche il loro telefono, mi hanno dato passaggi in macchina o in moto, mi hanno offerto molte volte da mangiare da bere senza chiedere nulla in cambio se non 4 chiacchiere. Ma c'era anche chi ha provato a vendermi un succo di arancia per 10 dollari o chi ha rincarato la corsa del taxi facendo il giro più lungo. Tutto il mondo è paese per certi versi!
C'era la gioia nei loro occhi quando mi fermavano per strada o quando sedevano fianco a me mentre pranzavo o cenavo. Sono curiosi, vogliono sapere cosa penso del loro paese e cosa si pensa fuori dal loro paese. Desiderano sapere da dove vengo e dove sto andando, perché faccio questo lungo viaggio, come mi chiamo, se ho una fede, se ho famiglia e perché sono in Iran. 
Alcuni sono consapevoli che la parola medio-oriente è riconosciuta in occidente grazie ai media come zona di terroristi e provavo un po’ di imbarazzo per questo visto tutto l’aiuto che stavo ricevendo. In Iran, nelle strade e nelle locande è scritto tutto in persiano e in numeri persiani quindi è inimmaginabile comprendere leggendo. Bisogna chiedere, e se non si riesce con l'inglese si fanno i gesti!!
In Iran si svolge tutto regolarmente, si lavora, si mangia, si beve di tutto tranne l’alcool, si sta con la propria famiglia e in molti pregano, ma non tutti. Ho conosciuto persone che non si identificavano in nessuna religione. A Tehran ho visto anche qualche gay e donne giovani vestite con colori sgargianti e tacchi. Molte delle persone con cui ho parlato sono consapevoli che le informazioni in Iran sono filtrate, infatti i social network più popolati in occidente sono oscurati e anche molti altri siti internet, e vorrebbero che questa cosa cambiasse. Gli Iraniani che hanno tempo e soldi possono comunque viaggiare fuori dall’Iran e farsi un idea più ampia di questo pazzo mondo creato dall'uomo.
Il panorama del nord dell'Iran non è mozzafiato: è un immenso altopiano polveroso e solo in poche zone ho visto il verde che a me piace tanto. 

Naturalmente, quanto scritto sopra è solo una esperienza di due settimane e non posso in così poco tempo aver spulciato gioie e dolori di questo paese. Mi sarebbe piaciuto parlare più a lungo anche con le donne e sentire cosa pensano più profondamente, ma questo non è stato possibile. Le donne sole che ho incrociato per strada sembravano abbastanza riservate, qualche occhiata ma niente di più. Quando ho chiesto informazioni si sono limitate a rispondere e al massimo a chiedermi di dove sono. Io non me la sono sentita di fare domande azzardate sul loro grado di emancipazione o di come si sentono...
 Quindi, se volete farvi un viaggio in Iran potete stare tranquilli. Mi sono sentito più sicuro a camminare di notte li che in Italia. Ma dotatevi di spirito di adattamento, specie nelle grandi città, che oltre ad essere caotiche sono inquinatissime per gas di scarico dei veicoli. Inoltre quando attraversate la strada dovete evitare i veicoli perché raramente si fermano!