sabato 25 ottobre 2014

Turkmenistan

Con l'arrivo in Turkmenistan lo scorso 18 ottobre si potevano notare delle differenze nette con l'Iran. Le donne ridevano e scherzavano con me su tutti gli argomenti possibili, non indossavano il chador che è il velo generalmente nero che copre la testa oppure tutto il corpo ma vestiti colorati che variavano dal verde, giallo, blu e rosso. Gli uomini invece erano rigidi! Forse per rispetto dell' immagine del presidente che è in ogni dove, anche dentro i taxi come santino sul cruscotto! In Turkmenistan è vigile una dittatura monopartitica fortemente personalistica. Il tizio che mi ha portato dal confine iraniano/turkmeno fino alla vicina capitale Ashgabat si vantava con me che la vettura con cambio automatico con la quale viaggiavamo gliela aveva regalata il presidente. Mi mostra anche delle foto assieme a lui. Arriviamo ad Ashgabat e mi sembra di vedere una città fantasma, almeno rispetto a come ero abituato in Iran. No traffico, poche persone in giro per le strade, macchine di grossa cilindrata con cambio automatico, strutture moderne quasi futuristiche. Tutto ordinato e pulito. Polizia ovunque che dirige il poco traffico o ferma le vetture per accertamenti. Nel mentre di tutto questo, parlavamo dell'america e delle guerre nel mondo e mi dice che il presidente del Turkmenistan è contro la guerra. Che bello penso, se non fosse che davanti a me, mentre siamo fermi ad un semaforo, sfila una specie di parata militare che dura un quarto d'ora: camion con missili a bordo, lanciarazzi, fuoristrada dotati di mitragliatrici. Tutti armamenti nuovi.  Gli chiedo cosa sono quelli e mi risponde che il Turkmenistan fornisce il gas all'Ucraina e l'Ucraina fornisce le armi al Turkmenistan... Ma non eravamo per la pace? La cosa buffa è che la strada principale che porta al confine con l' Uzbekistan, almeno per metà, è piena di buche, crepe, dossi, oppure non è asfaltata. Meno armi e strade migliori non sarebbe una brutta idea.
In Turkmenistan ci sono rimasto solo tre giorni e avrei potuto rimanere al massimo 5 per il tipo di visto che avevo, ma ho preferito andare via il prima possibile perché mi sentivo troppo sotto controllo. Chi visita il Turkmenistan oltre 5 giorni deve avere una guida tutto il tempo per muoversi, e pagarla ovviamente. Inoltre non ci sono mezzi pubblici se non nelle singole città e muoversi e dormire costa una fortuna rispetto al budget che mi sono prefissato. Si dice che il Turkmenistan abbia anche dei paesaggi bellissimi, e non lo metto in dubbio, ma nel tratto che ho percorso ho visto solo deserto. Beh, a me piace anche il deserto!