sabato 1 novembre 2014

L'arrivo in Cina dal Kyrgystan

Dopo circa quaranta giorni, ieri, ho passato il confine cinese!
Sono partito dall'Italia con l'obbligo di entrare in Cina entro il 7 novembre anziché dicembre come avevo richiesto. Questo ha ribaltato alcuni miei progetti dando la priorità al correre anziché ad alcune mie ricerche. Ma nulla accade per caso: è solo una questione di comprendere o non comprendere cosa sta avvenendo. Mi sono lasciato andare agli avvenimenti giorno per giorno anche quando la logica mi diceva "ti stai fregando". Nelle difficoltà è sempre arrivato qualcuno o qualcosa ad aiutarmi o assistermi. In particolare ad Osh nel Kyrgystan non riuscivo a comunicare sia perché è tutto scritto in cirillico sia perché nessuno parla inglese e i tourist centre information erano chiusi perché fuori stagione. Capire se c'era un bus che parte da Osh per Kashgar in Cina è stata una impresa. Anche in internet le informazioni erano poco attendibili per questa stagione. Comunque il bus non l'ho trovato ma ho trovato un tassista il cui figlio parla italiano e faceva da traduttore tra me il padre al telefono per capire come fare, ma  senza avere la più pallida idea di cosa ci fosse dopo il confine e con quali mezzi muoversi successivamente. Decido di farmi portare dal tassista nel confine l'indomani, anche perché ero stanco di rimanere nel fatiscente hotel dove alloggiavo senza acqua calda e riscaldamento. Scopro una volta arrivato che tra il confine del Kyrgystan e quello della Cina ci sono 7 chilometri di distanza, da farsi a piedi in mezzo le montagne. Bene dico, si parte a piedi finalmente! Trovo un camionista cinese che mi da un passaggio fino alla prima pompa di benzina e poi mi fa scendere. Procedo a piedi e arrivo al confine cinese! Arriva di corsa in macchina un incaricato della frontiera cinese e mi ferma dicendomi di aspettare una macchina bianca che mi porterà nello stabile per controllare il passaporto. Nel contempo arriva dal lato cinese una vettura con quattro persone a bordo che vedendomi a piedi con zaino in spalla arrivare dal Kyrgystan si fermano, scendono e mi scattano foto e fanno dei video. Tra me e me penso: MHA! Arriva la vettura che mi porta nello stabile per i controlli. Tutto ok, sono in Cina! Trovo altre due persone con proseguire verso Kashgar in taxi e dividere le spese del viaggio. Ora sono a Kashagar in Cina, altra città importante della Via della Seta. Sono finite le corse per arrivare in tempo da qualche parte perché scade il visto, o non ho il visto  come quando dovevo attraversare il Turkmenistan. Ora saranno giorni di vacanza fino al 9 novembre. Poi, grazie al permesso che ho appena ottenuto per andare in Tibet andrò in treno a Lhasa... Un lungo viaggio di tre giorni per andare in un luogo che sento essere straordinario...